Il Gesto Creativo

di Francesca Volponi

Il gesto artistico-creativo parte da un punto dentro di noi per raggiungere l’esterno e ritornare a noi trasformato. E’ un impulso, un’intenzione, un bisogno che a volte esce di getto e a volte ha bisogno di una lunga incubazione e progettazione. In ogni caso il movimento inizia in quel luogo intuitivo dove è presente il silenzio che permette un tipo di connessione mentale diversa da quella a cui siamo abituati. Più siamo presenti in quello che stiamo facendo più ogni atto avviene in modo naturale; a volte ci si accorge di essere in uno stato mentale molto calmo mentre dipingiamo e ci sentiamo gratificati al di là del risultato. Altre volte tutto è molto dirompente, emozionale e forte. Comunque ci troviamo in quel punto di noi che parte da una sorgente silenziosa che lascia emergere il nostro stato emotivo.

Sorgente che troviamo a volte quando siamo in contemplazione di qualcosa, mentre meditiamo, muoviamo il corpo o respiriamo in modo consapevole.
Questo ci suggerisce che queste antiche tecniche ci aiutano a potenziare la consapevolezza. Ci rendiamo conto anche solo per un istante, che la parte più materica e visibile di noi è interconnessa con quella più sottile che ha bisogno di tempo e ascolto per essere contatta. Via via ci accorgiamo che emerge una chiarezza maggiore di chi siamo e di cosa abbiamo bisogno.

L’espressione pittorica è nella mia esperienza uno strumento di lettura di noi stessi che ci può aiutare. E’ una forma di traduzione di sensazioni, emozioni, pensieri che a volte non riusciamo ad afferrare.
Ha tante sfaccettature. Può essere materica e strato dopo strato crescere, disporsi sulla superficie, miscelandosi a linee, tratti, colori per raggiungere un equilibrio che in qualche modo ci appaghi.

Questo contatto con le materie è molto fisico e risveglia piano piano la nostra percezione. Ci può essere utile in momenti in cui siamo molto presi dai nostri pensieri e ci siamo dimenticati del corpo.
Dipingere liberamente con velature di colore lasciando che i pensieri ricorrenti trovino il modo di diventare colore che sciolto in acqua colorata prenda forma sulla carta ci porta a osservare il legame dei pensieri che ci attraversano e le emozioni dandogli visibilità.

Con i colori a olio e gli inchiostri utilizzati per la tecnica del monotipo possiamo accorgerci di quanto siamo abituati a aspettarci un certo risultato credendo consciamente o meno di avere il controllo su tutto ciò che facciamo. Abbiamo un’idea, mentre dipingiamo ci creiamo una immagine di riferimento ma quello che sarà il risultato può stupirci molto.

Questi sono solo alcuni esempi del tutto personali che possono dare un’indicazione di come l’utilizzo di tecniche creative possano esserci d’aiuto. Oltre ad essere anche divertenti.

Francesca Volponi