Drabbles

I Drabbles sono racconti di cento parole esatte. Il concetto sembra origini dal fandom di Science Fiction inglese. Il formato di 100 parole fu definito dalla Birmingham University SF Society. La parola fu presa dal libro dei Monty Python del 1971 Big Red Book. Nel libro, “Drabble” era il titolo di un gioco di parole in cui il primo scrittore a scrivere un racconto era il vincitore. Per trasferire questo gioco nella realtà ci si accordò sul numero di 100 parole.

In questo articolo abbiamo pensato di presentare, a titolo di esempio, tre drabbles scritti da Danilo Marzorati. Ognuno di voi può cimentarsi in questo tipo di scrittura.

Ricordate le regole: 100 parole, non una di più non una di meno (escluso il titolo). Con parola si intende ogni stringa di caratteri compresa tra due spazi. Ad esempio una chiesa sono due parole, l’osteria una sola parola, www.accademiadeicolibri.it una sola parola.
Sta a voi accettare la sfida!!

Ecco ora i tre drabbles:

L’ultima speranza

Il razzo era atterrato. L’astronauta uscì, scese la scaletta e giunse al suolo. Era l’ultima speranza dell’umanità ormai allo stremo e lui l’ultimo astronauta mandato alla ricerca di un pianeta in cui trasferirsi. Si guardò attorno, sembrava abitabile. Gravità leggermente inferiore alla Terra, aria apparentemente respirabile. Si tenne comunque il casco. Si abbassò, raccolse un sasso, lo guardò: luccicava. Lo mise in tasca. «Un ricordo» pensò. Fece ancora due passi, l’ombra lo sovrastò e la mano del gigante lo afferrò, lo alzò da terra e guardò il casco: luccicava. Lo mise nella sua enorme tasca. «Un ricordo» pensò il gigante.

Il picco wobble

Il piccolo wobble aveva pazienza. Non aveva bisogno di ordire trame complicate. Gli bastava garantirsi che l’unica leva che muoveva l’essere umano fosse il profitto. E così, come previsto, l’umanità si estinse. La missione era compiuta ed il piccolo wobble chiamò i suoi compagni. Giunsero e misero mano alla devastazione. Pulirono mari, fiumi, laghi. L’aria ritornò respirabile e la terra divenne un paradiso.
Giorgio si svegliò. «Che splendido sogno! Ci vorrebbe proprio un piccolo wobble.» Si alzò andò in bagno, tirò lo sciacquone. Il piccolo wobble, che lì si era nascosto per svolgere la sua missione fu travolto e annegò.

Il prossimo racconto è costituito da due Drabbles concatenati.

Parole

Avevano organizzato quella cenetta a lume di candela nel loro ristorante preferito. Quando entrarono il ristorante era quasi pieno. Avevano fatto bene a prenotare. Si sedettero e accesero la candela bianca al centro del tavolo. C’erano cose importanti da discutere ed erano pronti. Cominciarono a parlare dei progetti da realizzare, dei luoghi da visitare, dei viaggi da fare, dei cambiamenti urgenti da mettere in atto. Il chiacchiericcio attorno a loro non li distraeva.
La candela si spense, anche il vociare degli altri commensali a poco a poco si affievolì, ma loro erano troppo assorti per accorgersene, troppo impegnati a parlare.

***

Distrattamente lui si guardò la mano, appoggiata dolcemente su quella di lei. E vide la pelle raggrinzita, piena di macchie marroni. Allarmato si volse verso la sua compagna e non la riconobbe: capelli bianchi, occhi infossati, una rete di rughe sul viso e la pelle cascante del collo. Il ristorante era avvolto nel silenzio ed uno spesso strato di polvere ricopriva i tavoli. Anche i vestiti sembravano spiegazzati, i gomiti lisi, i colori sbiaditi.
Parole, parole, soltanto parole e la vita se ne era andata, inutile, come i loro progetti mai realizzati, i luoghi mai visti, i cambiamenti mai attuati.

Danilo Marzorati
Nota:

alcuni di questi drabbles sono già stati pubblicati sul sito della rivista di fantascienza Un’ambigua utopia. www.unambiguautopia.it