di Michela Fronti
La tendenza di molti popoli al culto degli alberi è chiamata dendrolatria ed il tiglio è stato un grande protagonista delle tradizioni, soprattutto in Slovenia e in Germania, dove veniva piantato al centro del paese sotto il quale – sub tilia- si amministrava la giustizia. Era simbolo di fertilità, pace e giustizia.

Chiamato anche albero dottore, gli infusi dei suoi fiori sono famosi per essere meravigliosi calmanti, ma anche ricchi di vitamina C e curativi dell’apparato gastrointestinale. Per prepararsi una buona tisana si possono raccogliere i fiori con le loro brattee, tra giugno e luglio, e usarli sia freschi che secchi in acqua calda. L’infuso è dolcissimo e profumatissimo. Ottimo è anche il miele di tiglio anche questo con proprietà rilassanti. Essendo i fiori molto aromatici anche le api ne sono fortemente attratte. Il nettare contiene però uno zucchero chiamato mannosio che stordisce le api e spesso, sotto i tigli, il terreno è coperto da insetti intontiti!
Oggi lungo le nostre strade e nei grandi parchi è facile imbattersi in un tiglio. Le sue fronde offrono un’ombra fresca nelle calde estati e un profumo fragrante e dolcissimo quando fiorito. In Europa sono secoli che viene piantato come ornamento per bordare giardini e viali grazie alla sua eleganza, alla sua capacità di sopportare l’inquinamento, alla sua longevità. Esistono diverse specie di tigli ma in particolare il Tilia cordata e il Tilia platyphyllos possono vivere fino a 2000 anni!

Vediamo però di non ricordarlo solo per essere un gran bell’ ornamento. Siamo fortunati ad avere un cosi potente albero tra le nostre varietà, quindi cogliamo qualche fiore e alla prima occasione di stress, beviamo la sua essenza e godiamo dei suoi benefici.