Grafologia

di Anna Boracchi

“…L’uomo che scrive disegna inconsapevolmente la sua
natura interiore;
la scrittura cosciente è un disegno inconscio;
disegno di sé;
autoritratto… ”
(Max Pulver)

La grafologia è una disciplina che si prefigge di individuare le caratteristiche dello scrivente nei suoi aspetti intellettivi, temperamentali e relazionali, attraverso l’interpretazione della sua scrittura e, più in generale, della sua attività grafica spontanea.
Proprio l’attività grafica, tra i diversi comportamenti espressivi, risulta quello più sofisticata e complessa, in grado di registrare lo specifico individuale.
Nell’atto dello scrivere, infatti, risulta coinvolta tutta la soggettività personale nella sua unicità e nella sua complessa attività cerebrale e neuromuscolare.
A partire dalla funzione ideativa fino ai movimenti della mano e delle dita, è tutto l’individuo che scrivendo si muove sul foglio riproponendovi il suo modo particolare di essere, di sentire e di comportarsi.
Dalla scrittura è possibile risalire al gesto grafico sottostante, quindi alla struttura e alle dinamiche che caratterizzano in maniera unica ed irripetibile le caratteristiche dello scrivente.
Ecco perché non esistono due scritture identiche.

La scrittura come tracciato del cervello

Il meccanismo scrittorio coinvolge contemporaneamente il sistema nervoso, muscolare e sensoriale.
Le fasi che portano dall’ideazione di ciò che si vuole scrivere alla scrittura, possono quindi così essere riassunte:
Decisione di scrivere la parola
Identificazione dei simboli verbali costituenti la parola (lettere)
Associazione simbolo verbale – simbolo grafico (rappresentazione grafica della lettera)
Associazione simbolo grafico – immagine motoria (insieme dei movimenti necessari per rappresentare graficamente la lettera)
Movimento scrittorio
Il sistema nervoso fornisce gli impulsi elettrici al sistema muscolare affinché la penna scriva ciò che interessa.
Il sistema sensoriale, attraverso la vista, controlla in tempo reale l’andamento della penna e, attraverso il tatto, la pressione esercitata. Le informazioni vengono a loro volta elaborate dal sistema nervoso per correggere direzione e pressione.
Solo quando le fasi di apprendimento della scrittura sono terminate (e quindi si possiede il movimento automatizzato delle varie lettere) avviene la personalizzazione che rende la grafia unica ed individuale.
Questo gesto grafico ( spontaneo, automatico ed involontario) è lo specifico oggetto di studio della grafologia.


“…Il grafologo è lo specialista del linguaggio del profondo…”
(P. Cristofanelli)

Infatti la grafologia può anche definirsi come studio dell’aspetto non verbale della grafia.
Potrebbe sembrare strana una simile definizione in quanto la scrittura è un linguaggio verbale per eccellenza; in effetti, però, la grafologia non esamina il contenuto, le parole, la sintassi dello scritto, ma il tracciato grafico come risultato del movimento della mano che lo ha prodotto sul foglio (lo spazio grafico) alla cui matrice neurofisiologica si deve risalire per poterne interpretare il significato simbolico.

Nella vignetta di Steinberg il significato è dato dalla qualità e dall’espressività delle linee. Nel linguaggio universale del simbolo la linea filiforme, ondulata e curvilinea sottolinea la delicatezza e la fantasia della bambina, mentre la linea marcata, spezzettata e angolosa traduce adeguatamente la forza, l’imposizione e l’aggressività dell’adulto.

Se volessimo rappresentare attraverso due scritture le stesse caratteristiche:

La grafologia italiana e il Metodo Morettiano

L’analisi grafologica comprende cinque momenti fondamentali

1 – Visione d’insieme della scrittura o sintesi percettiva globale
2 – Individuazione delle categorie orientative dell’analisi
3 – Rilevazione dei segni fondamentali e relative misurazioni
4 – Individuazione delle combinazioni in base al contesto
5 – Stesura dell’analisi-sintesi psicologica alla luce delle risultanti e in base alle richieste.

Ambiti applicativi della grafologia

Numerosi e vari sono i settori di applicazione della consulenza grafologica :

– Educazione del gesto grafico
– Età evolutiva
– Orientamento scolastico e professionale
– Selezione del personale
– Relazioni di coppia e familiari
. Peritale

Anna Boracchi